mercoledì 1 dicembre 2010

MERCOLEDI' 1 DICEMBRE

Oggi e’ il primo di Dicembre, un altro mese e’ passato.
Sono stata tutto il giorno in uno degli ospedali, quello messo peggio perche’ sono delle baracche messe insieme in una zona molto popolosa. Questo ospedale sta ancora aspettando dopo vari anni la sua sede definitiva in un palazzo che per il momento non e’ ancora stato costruito, promesse promesse, ma per il momento nulla. Quindi coloro che ci lavorano, sono degli eroi e delle eroine, perche’  lavorano in condizioni pazzesche, e vi garantisco ci sono tante, ma tante di quelle persone ogni giorno che arrivano.
Oggi mentre ero in una delle unita’ ho preso  uno dei libricini che consegnano ad ogni nuovo nato o nata. E’ fatto molto bene ci sono registrati tutti i dati e le vaccinazioni, come allattare, nutrire, le condizioni igieniche da seguire,  i consigli da seguire per evitare malaria e gastrointerite e tante altre informazioni che  vengono registrate tutte le volte che si fa  un controllo..

Ma nonostante il lavoro massivo che viene fatto la malaria e’ ancora al primo posto per la mortalita’ infantile. Sono pecentuali impressionanti, e vi garantisco che ne vedo  spesso di  bimbi nei lettini dei  vari reparti con la flebo attaccata che stanno combattendo questa maledetta malaria.  Spero veramente che quanto prima sia disponibile un vaccino e che sia disponibile per tutti.
 Sono convinta che questa sia una delle regioni meglio organizzate dal punto di vista dell’assistenza ospedaliera. Ah proposito hanno pubblicato i dati della campagna di vaccinazioni del morbillo ed hanno raggiunto il target del 100%!!!! Cio’ significa che tutti i bimbi dai 9 mesi ai 5 anni sono stati vaccinati. Evviva.




Ritornando all’ospedale  di oggi, c’e un signore anziano (dare una eta' e' sempre molto difficile) che vende pensate un po’  le boccette di vetro ed altri contenitori, reciclati. Li lava (non chiedetemi come),  poi li asciuga e li dispone in modo accurato su di  un banchetto improvvisato, per le persone che presumo ne hanno bisogno.  Mi fa una tenerezza, credo viva li’, oggi pomeriggio ho visto che si stava preparando una specie di letto improvvisato su delle panchine, che qui per fortuna non sono state divise.

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