mercoledì 8 dicembre 2010

GITA AL MOLE NATIONAL PARK

Un parco enorme  che si estende per un infinito numero di chilometri quadrati, quasi 5.000 km, dove vivono uno numero  consistente di elefanti, mammiferi vari, scimmie, erbivori , facoceri e uccelli.  Si trova a nord/ovest del paese.  Dalle descrizioni  della guida una meraviglia. Difatti il parco e’ molto bello ed inifinito, il lodge o motel,  si trova su di un promontorio da dove si gode di una meravigliosa vista. Non e’ facile arrivarci, gli ultimi  85 km sono  di una strada sterrata piena di buche e solo con un bravo autista e una macchina tipo fuoristrada, si puo’ affrontare.
Bene siamo arrivati dopo circa 6 ore di viaggio da Kumasi,  pieni di entusiasmo e aspettative  e curiosita’. Ma, c’e’ sempre un ma, di elefanti nemmeno l’ombra. Purtroppo siamo arrivati tardi o meglio siamo arrivati nel periodo sbagliato, gli elefanti tutti maschi se ne sono andati . Hanno lasciato la zona del parco visitabile per raggiungere le lro femmine, la natura chiama, che si trovano molto all’interno. Il primo tentativo lo abbiamo fatto la mattina presto, partenza alle 6.30,  accompagnati da una guida che ci  ha fatto camminare per circa 4 ore,  abbiamo visto molte orme di elefanti,  altri  animali, ma nessun elefante.
Il  secondo tentativo nel primo pomeriggio dello stesso giorno, questa volta con la auto  e sempre accompagnati da una guida del parco, abbiamo percorso dove possibile  il parco per circa 2 ore ma di nuovo nessun elefante.
Mentre ero in auto pensavo a quanto assurdo fosse essere li’, alla ricerca di elefanti come se fossimo in uno zoo. In realta’ gli elefanti vanno e vengono quanto piu’ gli aggrada. In fondo sono a casa loro. Siamo noi umani ad essere di troppo.. E tutti i turisti arrivati prima di noi con noi e dopo di noi, dovranno comunque cuccarsi il tour a piedi o in auto. Ma sara’ inutile perche’ gli elefanti torneranno di certo ma non prima di due mesi, o quando lo deicderanno loro.
Mi domando se tutto questo viaggiare da un capo all’altro del mondo alla ricerca di immagini ed emozioni  abbia veramente senso. Sto decisamente  invecchiando ahime’....
Lasciato il parco, sabato in tarda mattinata ci siamo diretti verso la citta’ di TAMALE. Dove siamo rimasti per una visita veloce.
Domenica siamo partiti la mattina per rientrare a Kumasi.
Il viaggio a Nord del paese come dice una delle guide vale la pena solo per vedere il drastico cambiamento di paesaggio e di vita, ed e’ proprio vero.
La cosa piu’ incredibile nel lungo viaggio di ritorno e’ stata la possibilita’ di vedere questi agglomerati piu’ o meno piccoli, fatti di capanne di fango e con il tetto di paglia. All’inizio pensavo fosse una sorta di testimonianza folcloristica  di un passato remoto, ed invece mi sono resa conto che sono reali e che ci vivono ancora esattamente come ci vivevano 1000 o 2000 annifa. Incontri ancora le donne che portano sulle loro teste pesanti contenitori di acqua o legna. Non mi sembrava reale. Una strada  diciamo moderna che collega il nord ed il sud del paese, auto, pullman, moto, bicilcette, cellulari, e poi le capanne, esattamente uguali a sempre. Senza luce,  senza acqua. Sul ciglio della strada incontri donne e bambini che trasportano sulla loro testa di tutto, dall’acqua alla legna. Quello del trasporto sulla testa e’ ancora molto diffuso. Camminano camminano chissa’ per quanto. A volte hann i loro picocli  dentro le fascie sulla schiena. Quanta fatica.
In alcuni villaggi le capanne sono state sostituite o affiancate da orribili costruzioni di mattoni con il tetto di alluminio che stridono terribilmente, ma almeno spero siano un po' piu' confortevoli. Almeno quando piove non si distrugge tutto. 
Ma soprattutto come fanno a convivere le capanne di fango con il cellulare? Questa e’ la domanda a cui non riesco a dare risposta.
Come  puo’ vivere e convivere in una societa’  la capanna di fango e il cellulare senza  aver avuto un Storia fatta  di passaggi, di traumi, di periodi oscuri e di periodi illuminati ma che ci hanno permesso un lento ma continuo progresso. (progresso siamo sicuri?) Come fai a parlare di etica, di parita' di diritti, di prevenzione, se non sei ancora uscito dalle capanne? Se la luce e l’acqua sono  cosi’ poco disponibili? Oppure esci dalle capanne, ma solo  per salire in una auto 4x4 extrapotente, con un cellulare? Boh saro’ proprio de coccio ma non riesco a capirlo. Si’ si’,  sono tutte elucubrazioni mentali. 


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