Oggi giornata piena, ed e’ tornato il caldone. Siamo state in altri ospedali e le cose sembrano iniziare a funzionare, una bella soddisfazione non c’e’ che dire.
Siamo tornate al MCHH l’ospedale per mamme e bimbi, dove c’e’ il reparto che cura i casi piu’ gravi di malnutrizione, di cui vi ho gia' parlato in passato. Il piccolo che 3 settimane fa era in condizioni disperate, ora sta decisamente meglio , ma ho notato una velatura nei suoi occhi, ho chiesto alla responsabile e temono che sia cieco a causa dello stato di grave malnutrizione in cui era. Non hanno ancora la certezza assoluta ma purtroppo temono il peggio.
Nel reparto oggi c’era solo un altro piccolino: e’ stato ricoverato la settimana scorsa. Mi ha colpito molto lo stato della sua pelle sulle braccine, appare squamata, come se avesse subito delle bruciature. In realta’ mi hanno spiegato che in una condizione di malnutrizione grave la pelle si stacca, a causa di una forte carenza di proteine, si stacca dal corpo. Ve la racconto esattamente come me l'hanno spiegata. Il piccolo non sta bene, fanno fatica anche a nutrirlo, ma non mollano. Mai.
Oggi la direttora dell’ospedale, una donna veramente speciale, con tanta di quella energia e umanita’ che mi lascia tutte le volte veramente sorpresa. Ci ha portato ad incontrare due piccoli gemellini di 4 mesi che hanno perso la propria madre durante il parto. Sono rimasti in reparto per circa 2 mesi ed adesso sono stati affidati alle cure della zia materna, la quale ha gia’ 4 figli a cui badare, abita in un villaggio distante e deve venire in ospedale 3 volte alla settimana per i controlli. E’ per lei molto difficile oltre che molto expensive, allora la direttora ha iniziato a chiederle in TWI quanto spende per il viaggio e dopo un rapido calcolo, ha consegnato alla responsabile del reparto che li ha in cura una somma di denaro che possa permettere alla zia/mamma di affrontare le spese del viaggio. Inoltre le ha consegnato del latte in polvere (nota marca famigerata...) e qualche abitino. Sono due piccolini veramente teneri, ne ho tenuto uno in braccio, continuano a cercare il latte materno, o il contatto fisisco, materno, con una madre che non hanno mai conosciuto. Lo si vede chiaramente e alla fine quando non trovano nulla, si mettono in bocca le proprie manine.
Ho chiesto alla direttora come fa, come riesce ad affrontare tutti i giorni questi continui impatti emotivi, mi ha risposto che e’ Dio che le da’ la forza e l’energia. Mi ha inoltre detto che ha adottato diversi bambini che sono al momento in case famiglia/orfanotrofi.
Alla fine dell’incontro con la zia ed i gemellini, la direttora ha recitato una preghiera.
Qui c’e’ molta fede e non e’ per niente una fede vuota, ma e’ vissuta in pieno ogni giorno, perche’ ogni giorno ti viene chiesto, senza se e senza ma.
Le ho poi chiesto, ma quale sara’ il futuro di questi gemellini (domanda tipica di un razionalismo occidentale...argh..), mi ha risposto: “ only God knows”.
Se la famiglia della zia non sara’ piu’ in grado di accudirli, se ne fara’ carico e usera’ tutte le sue forze per farli trasferirie in un orfanotrofio o istituto di accoglienza, per lo piu’ gestiti da Caritas locali o istituzioni religiose. Qui a Kumasi ci sono anche le sorelle di Madre Teresa.
Qui le giornate non sono mai vuote e prive di senso. E’ vero la richiesta emotiva e’ fortisssma, ma c’e’ anche una tale pienezza di senso che qualche volta sento la mia testa un po’ girare. Devo ammettere che la testa mi gira anche a causa della pressione bassa e del caldo.
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