domenica 28 novembre 2010

UNA CENA UFFICIALE

Martedi’ scorso siamo state invitate dalla nostra Supervisor a ad una cena ufficiale presso  il ristorante del Golden Tulip Hotel (il migliore della vitta’ di Kumasi) dove in teoria dovevamo presenziare a questa cena con il Sindaco  e due rappresentanti  del dipartimaneto chiamato MASHAV  del Governo di Israele.

questa e' una delle targhe sparse nei vari ospedali qui a Kumasi
Il governo di Israele attraverso questa organizzazione sta portando avanti parecchi progetti nel campo dell’istruzione, sanita’ e agricolturain tutti i paesi del terzo mondo. Qui a Kumasi hanno gia’ fatto parecchio, costruito diverse  unita’ di maternita’ negli ospedali, portato medici e tecnologie, e a livello istruzione si stanno focalizzando sulla realizzazione di Kindergarten da affiancare in tutte le scuole. Lavorano a stretto contatto con MCI (la Ong con la quale stiamo lavorando)e quindi con la nostra Supervisor. Non mi aspettavo di veder arrivare due delizose signore, molto simpatiche e molto energiche. Ho avuto la fortuna di sedere a fianco di una di loro ed ho potuto amabilmente chiacchierare del suo paes, della sua lingua, della sua cultura, dei loro progetti qui e del nostro di progetto. Vengono in Ghana ogni sei mesi e rimagnono due setitmane per verificare lo sato dell’arte del progetto .  Sono molto simpatiche e molto pragmatiche. Mi ha fatto molte domande sul nostro progetto ed ha trovato veramente interessante il come siamo qui, cioe’ siamo qui grazie alla nostra compagnia, GSK. 
E’ rimasta colpita anche dal come la nostra societa’ ci ha permesso di essere qui  e ritiene il nostro progetto PULSE, una reale ed efficace forma  di comunicazione e marketing notevoli.
 Il Sindaco non  e’ arrivato, impegni improrogabili, ha pero’ inviato un suo rappresentante che ha tenuto un discorso di benvenuto e rignraziamento alle due ladies. Inoltre era presente la responsabile dell'istruzione della citta' i Kumasi. E’ stata una gran bella serata. 

da sinistra: mrs.Aviva,me,Abenaa,mrs. Janet,mrs. Grace,Steffi,Michelle, i rappresentanti del Sindaco.



Devo fare una confessione:  mi sono strafogata di dolci. C’era un piccolo buffet di dolci, ed ho scelto  una deliziosa fetta (piccola) di torta all’ananas, un piccolo creme caramel, un’altra piccola fetta di torta alla frutta, ed infine un piccolo bicchiere con dentro una mousse.  Non sono di solito cosi’ golosa di dolci, ma avere a disposizione un buffet di torte e frutta e creme non ho potuto trattenermi,  che bella sensazione mangiare una fetta di torta, un creme caramel...quando non hai a disposizione tutto cio’ che normalmente sei abituata ad avere, i sapori cambiano notevolmente .   


mercoledì 24 novembre 2010

DOMENICA SERA: LA WASHING MACHINE

Colpo di scena, domenica ore 6 del pomeriggio riunione generale di fronte alla mitica lavatrice.


Dobbiamo tutti imparare come funziona. E funziona! Ho appena finito i miei primi due lavaggi.

Vaschetta numero 1:  si mettono i panni sporchi  con pochissimo detersivo,  senno’ e’ la fine, non riesci piu’ a toglierlo.  Si apre il rubinetto dell’acqua  (solo fredda)  ed attraverso un tubicino l’acqua entra nella vaschetta a cascata ( come sono avanti) decidi quanta acqua vuoi e chiudi il rubinetto.  Se vuoi puoi aggiungere un po’ di acqua calda ma devi prima scaldarla con il bollitore.  Azioni una specie di timer che inzia a far girare il cestello, max 15 minuti, alla fine si ripete.  Quando ha terminato, azioni la manopola per lo scarico dell’acqua con il sapone (che nel frattempo e’ diventata di un altro colore),  riposizioni la manopola su standard, riapri il rubinetto rimetti in funzione il cestello, e ricominci da capo. L’intera operazione deve essere ripetuta fino a quando non ci sono piu’ tracce di sapone, piu’ o meno. A questo punto una volta scaricata l’acqua trasferisci i panni nell’altra vaschetta che funge da centrifuga finale. Il tutto puo’ durare dai 50 ai 70 minuti o anche di piu’ dipende. Devi stare sempre nelle vicinanze perche’ non c’e’ nulla di automatico,  ed intanto sudi,  sudi sempre, pero’ molto meglio che lavare a mano.
Dopo 6 settimane dal nostro arrivo non e' male.

Altre Treccine

Altre piccole con le loro splendide treccine:


DOMENICA 21/11:

Siamo tornate alla St. George Church per partecipare alla funzione domenicale.  In cuor mio speravo durasse un po’ di menodell'altra vole, 3 ore complete. Ci sono stati i canti e la musica iniziale, 



a seguire alcune comunicazioni di servizio, poi  sono stati annunciati e presentate le future coppie(coloro che si sposeranno a breve), poi hanno dato tutta una serie di informazioni relative al prossimo Thanksgiving’s Day che qui i celebra il  5 dicembre. A seguire e' stato celebrato un battesimo, una piccola piccolina di 1 mese che si chiama Michelle.

Il reverendo con la sua assistente

La piccola Michelle


La famiglia della piccola Michelle 

SABATO 20/11: BESEASE:Traditional Shrine o Obosomfie

Sulla strada di ritorno dal Parco, ci siamo fermati in un piccolo villaggio chimato BESEASE dove si trova ancora una delle poche testimonianze di edifici chiamati Traditional Shrine, o Obosomfie. Ultima e unica testimonianza della tradizionale architettura Ashanti.
All'interno ci accoglie il custode dal viso molto particolare:





 Con il custode e uno dei nostri autisti.

Purtroppo ne sono rimasti pochissimi, e questo e’ uno dei piu’ belli, si tratta di una costruzione piccola con il tetto in paglia e all’interno un piccolo cortile a cielo aperto e piccole volte dove si celebrava il culto di Obosom , uno delle figure spirtituali prima dell’arrivo della religione cristiana, e questa era la dimora del suo spirito. Sono visibili probabilmente rifatti, i simboli sacri del culto delgi Ashanti, e raffigurazioni di coppie di uccelli. Una di queste vuole dire “impara dal tuo passato”...
  

Ma e’ finalmente qualcosa di veramente tradizionale. Sulle pareti interne sono appese locandine e fotografie che ti raccontano la storia e l’architettura dei tempi prima della arrivo degli inglesi,  cioe’ prima del 1874 (sto traducendo e trascrivendo dalla guida, non sono cosi’ preparata sulla storia di Kumasi)  Kumasi era praticamente composta da questi edifici piu’ o meno grandi a seconda delle esigenze che si affacciavano su grandi strade, deve essere stata splendida.
Il custode ad un certo punto porta una specie di sottana tradizionale e vuole che ognuna di noi la indossi per fare una foto, va beh vi prego abbiate pieta' di me nei vostri pensieri e commenti:

Nela


...cosa mi tocca fa' per campa'.....


Il piccolo villaggio di Besease. Scusate ma la bellezza di questa foto sempre scattata da Marcus la dice lunga sul chi e con quale camera viene scattata la foto. 

SABATO 20/11: Bobiri Forest Reserve & Butterfly Sanctuary

Si trova a circa 40 km da Kumasi in direzione Accra.
E’ una riserva dove puoi trovare molte piante particolari, non chiedetemi i nomi (qualche foto puo’ aiutare), molte farfalle  e molti insetti. Una guida ti accompagna  per un tour guidato e per mostrarti le varie tipologie di piante e alberi. 




Le mitiche 4

Queste foto
sono scattate da
Marcus, professione
fotografo.





Questa foto e' stata scattata da Marcus, professione fortografo...e si vede












sono bellissime
Il luogo e’ incantevole ma un po’ trascurato e non sembra molto visitato. C’e’ una piccola Guest House con 4 stanze disponibili ma al momento sembra un po’ deserto.
C’era molta pace e tranquillita’, purtroppo interrotta ad un certo punto dall’assordante rumore di enormi camion che trasportavano enormi trochi di alberi e che erano trainati da un rumorosissimo trattore. Polvere e rumore assordanti, niente di diverso dal resto della settimana.

domenica 21 novembre 2010

Comunicazione di servizio a tutti lettori e lettrici

Mi piacerebbe ricevere notizie, idee e impressioni, ho scoperto di recente che non e' facile scrivere i commenti sul blog, percio' vi chiedo di scrivermi al mio indirizzo di  posta elettronica:
dorellacamiletti@gmail.com.

Grazie a tutti coloro che mi scrivono, le vostre mails sono cosi' care ed  affettuose, non uso calorose, perche' di calor (come dice la collega spagnola....che calor) ne abbiamo a sufficienza.

VENERDI' 19/11: INTERNET non funziona sempre qui, sorry


Questa settimana e’ arrivata al termine per quanto riguarda il lavoro. Sono state giornate pesanti, alla ricerca di una possibile implementazione  del nostro piccolo esercizio di monitoraggio scorte e valutazione della quantita’ minima di scorta per ogni unita’ nei  5 ospedali. A volte ti prende lo sconforto perche’ non trovi la persona con cui devi parlare anche se le hai detto che saresti stata li’ il tale giorno. Devi tornare e ritornare ancora fino a quando non riesci ad incontrarla e parlare con  lei. E’ fondamentale parlare con la giusta LEI altrimenti e’ veramente tempo perso.  Qui la maggioranza delle unita’ sono completamente gestite dalle nurses and midwives. Infermiere e ostetriche. Hanno una gerarchia al loro interno. Lo capisci solo dalla cintura che indossano, blu, nera, verda, viola, per identificare a qualelivello della gerarchia appartengono. Non sto qui a scrivervi  il colore per ogni ruolo, non e’ importante...
L’importante e’ capire  quale e’ la LEI  giusta per il reparto.  Ritorni e ripeti ancora un’altra volta tutto , riconti, sistemi. Nella speranza che alla fine qualcosa rimanga. Come per tutte le storie della vita c’e’ sempre per fortuna  un momento buono che compensa quellimeno buoni.
Oggi ad esempio il momento  buono e’ arrivato inaspettato, quando arrivate in una delle unita’, la Nurse in charge (si chiamano cosi’ le responsabili} ci ha mostrato il nostro piccolo foglio excel correttamente compilato, e ci ha detto che ha capito cosa vogliamo fare e l’utilita’ del contare e controllare le piccole scorte che tengono all’intenro dei reparti. Mi sono venute le lacrime agli occhi e’ stata la prima volta che abbiamo incontrato una persona cosi’ disponibile e che ha capito e fatto addirittura tutto il lavoro. C iha inoltre ringraziato perche’ cosi’ ha cpaito di aver eun sacco di cose che buttate come erano in precedenza non erano chiaramente identificabili. Adesso il piccolo armadio dove tengono il materiale di consumo giornaliero e’ inperfetto ordine. Grazie al nostro intervento. Sono piccole soddisfazioni che compensano un po’ la fatica.
Uscite da li’,  ci siamo recate in un’altra unita’ e qui e’ stato il momento meno buono, la nurse ci ha aperto la porta di una piccola angusta stanzetta dove dentro c’era di tutto. La usano come spogliatoio, magazzino, un totale caos. Abbiamo iniziato a spostare cose, liberare scaffali da cose vecchie e inutili, purtroppo abbiamo anche torvato un tot di materiale scaduto e inutilizzabile. Facciamo molta attenzione a non toccare gli effetti eprsonali. Alcune di loro si fidano di noi e ci lasciano fare, altre rimangono a guardare e controllare. Abbiamo pulito e deciso come sistemare i vari materiali. Alla fine la stanza sembrava leggermente diversa almeno per la parte che abbiamo potuto sistemare. Abbiamo contato e preparato la lista da lasciare spiegando il perche’ di questo piccolo foglio di excel e quale e’ il suo principale utilizzo.. Potra’  questo piccolo foglio di excel cambiare un po’ il modo di lavorare, evitare sprechi e capire le reali necessita’ delle singole unita’?

domenica 14 novembre 2010

Sabato 13 Novembre


Eccoci qui, sabato dedicato alla visita del Palazzo reale del Re degli Ashanti, solo una piccola parte e' visitabile, sono piccole stanze dove sono raccolti oggetti e immagini delle vicende di questo popolo cosi' orgoglioso della propria storia. Il regno degli Ashanti  omeglio The Gold Kingdom, e' stato uno dei piu' importanti e grandi di tutta l'Africa occidentale comprendeva l'attuale Ghana, Togo e Costa d'Avorio. Poi sono arrivati gli inglesi....
Alla fine del mese di Novembre ci sara' una grossa celebrazione e festa ed avremo l'opportunita' di vedere anche il re!

 Il Palazzo e' abbastanza grande e recintato da un bel parco ma non e' accessibile ai turisti.
 

Questa coppia era all'interno della parte recintata.Belli i vestiti e' la prima volta che li vedo in versione rossa. Magari sono dei dignitari di corte..mah

Un tributo alla bandiera del Ghana
 Dopo la visita al Palazzo ci siamo trasferite al Centro Culturale. Un grande spazio verde e tranquillo dove ci sono piccoli laboratori di artigiani e si posso acquistare direttamente i manufatti. Ci sono alcuni edifici dove si tengono incontri,riunioni, cerimonie. Abbiamo trovato nella libreria una piccola guida e grammatica per imparare un po' le basi della lingua TWI dall'inglese. Finalmente adesso possiamo veramente provarci, sara' un'impresa ardua.

Eccovi alcune foto di alcuni aritigiani all'interno del Cenro Culturale.

Il forno dove cuociono i vasellami











Questo ragazzo sta svuotando il blocco di legno per preparare un drum, (tamburo).
Nella parte finale del bastone c'e' una lama affilata e con il movimento riesce a svuotarlo.





Questo e' il laboratorio dove tessono e preparano delle stole



In questo Centro Culturale c'e' anche una chiesa dove si celebrano molti matrimoni.


I matrimoni sono molto importanti e vengono celebrati e festeggiati alla grande. Tutte le donne sono vestite molto elegantemente, alcune in modo occidentale altre con gli abiti tipici.







Probabilmente con i genitori dell'uno e o dell'altra.






Nela, la superfotografa, a sinistra vicino allo sposo. Io a destra vicino alla sposa. 
 Ed infatti eccoci qui immortalate con gli sposi, che ci hanno chiesto una foto insieme.
I matrimoni sono molto importanti e vengono celebrati e festeggiati alla grande. Tutte le donne sono vestite molto elegantemente, alcune in modo occidentale altre con gli abiti tipici.
Anche i funerali sono qui un evento molto grande e importante, ma di questo parlero' un'altra volta.

mercoledì 10 novembre 2010

Mercoledi' 10 Novembre

Se e’ vero che il nostro corpo e’ composto per  il 70% di acqua, oggi l’ho consumata tutta.
Siamo andate a fare un lavoro pazzesco al KMA Store, il magazzino responsabile di rifornire 5 cliniche (piccoli centri di [primo soccorso) della municipalita' di Kumasi.  La prima volta che ci siamo state, siamo rimaste scioccate, non si riusciva nemmeno ad entrare  tale era il caos.
Dopo aver parlato con responsabili e manager abbiamo deciso che dovevamo fare qualcosa. 
Questa mattina siamo partite con la determinazione di creare un vero magazzino. Il magazzino o meglio la stanza e’ adibita a medicine e disposable, cioe’ tutto cio’ che serve, ma non e’ farmaco.
Queste sono un paio di foto della stanza prima:











Non si riusciva nemmeno ad entrarci


 
 




Durante lo svuotamento
Abbiamo buttato fuori tutto, con l’aiuto di un paio di persone. Pulito un po’ perche’ era in condizioni orribili, sporco e polvere ovunque. E  piano piano abbbiamo iniziato a rimettere dentro tutto, lasciando fuori tutto cio’ che e’ scaduto. Perche’ se non tieni sotto controllo ed in ordine non puoi nemmeno capire le date di scadenza. Non vi dico la quantita’ di siringhe,  HIV quick test, e materiali vari  abbiamo eliminato perche’ purtroppo scaduti.
Questo e' cio' che deve essere rimosso e distrutto:



E’ stato un vero lavoraccio ma alla fine la stanza era completamente diversa e il magazziniere non credeva ai suoi occhi era come estasiato. Alla fine abbiamo contato tutto e prepareremo la lista di tutti gli items che ora sono dipsosti in modo ordinato.  Chissa’ se riusciranno a capire che se non tengono in ordine e mettono in piedi un sisitema di monitoraggio costante delle scorte di magazzino, non potranno abbattere i costi della spesa ed evitare tanti sprechi, nonche’ rischi di stockout come invece avviene.
 Queste sono le scaffalature durante la collocazione degli items.
Tutte le scatole bianche sono confezioni di siringhe che erano ammassate fuori ndella veranda, prima.


 Questo e' il mobile/armadio dove abbiamo racoclto e ordinato tuti i farmaci che erano sparsi in giro, mettendo in evidenza le date di scadenza.

Siamo tornate a casa in condizioni pietose sporche e piene di polvere. 
La mia povera polo e' piena di macchie ed i pantaloni sono di un altro colore 
Siamo contente e convinte di aver  fatto un buon lavoro. Qui la cosa principale e’ l’esempio, e’ inutile spiegare le teorie della Sypply Chain o dello Store management process senza fare....solo mettendole in pratica riusciamo a convincerli che devono cambiare approccio nel loro modo di lavorare.     
A molti questo giornata fara’ sorridere per la sua banalita’ ma qui non possiamo dare nulla per scontato e abbiamo capito che se vogliamo tentare di cambiare un minimo il sistema dobbiamo far vedere con l’esempio pratico.