SABATO 16/10
Un sabato indaffarato, alla mattina abbiamo incontrato la supervisor qui a casa, poi siamo andate tutte in centro, il concetto di centro e di citta’ e’ qualcosa che no si puo’ lontanamente paragonare al nostro. Il cosidetto centro sono strade molto caotiche dove tutto e’ confusione.
La cosa interessante qui e’ che tutto e’ venduto per strada qualsiasi oggetto viene venduto per strada.
Una visita alla citta’ di Kumasi potrebbe essere illuminante per il nostro sindaco.
Dopo qualche ora torniamo a casa sfatte dal caldo e caos.
La sera ci troviamo anche con Liz (l’altra ragazza di NYC) ed tutte insieme andiamo a mangiare una pizza in un locale. La cosa difficile e’ spiegare ai taxisti dove esattamente andare non conoscono I nomi delle strade e devi sempre cercare un riferimento tipo nome di un edificio o hotel dove vuoi andare. Dopo un po’ riusciamo a trovare il locale.
Le pizze sono non male considerando che siamo qui. Beviamo la birra locale che si chiama STAR e’ leggera non male.
Torniamo a casa belle sazie di pizza, forse troppa.
DOMENICA 17/10
Partiamo verso le nove e con un taxi andiamo alla ST. George Church dove abbiamo appuntamento con la nostra supervisor. Per assistere alla messa domenicale.
Una cosa unica e speciale. La settimana che si sta chiudendo e’ la WOMEN’s WEEK e molte rappresentanti dei gruppi femminili sono in chiesa vestite in diverse uniforme, a seconda del gruppo di appartenenza. La cerimonia inizia con canti e letture di alcuni brani ma c’e’ molta musica e ci sono un tromba una batteria una chitarra una tastiera, l’atmosfera e’ assolutamente coinvolgente, per circ a un’ora e’ tutto un susseguirsi di balli e canti, sono commossa dal senso di partecipazione che si sente, che la musica ed I canti trasmettono. Senti proprio la vicinanza e la partecipazione della comunita’ ed e’ meraviglioso perche’ e’ qualcosa che none’ facile trovare da noi.
In questo paese la partecipazione alla comunita’ e la famiglia sono valori molto importanti anzi essenziali. Credo che dovremmo imparare molto, anzi per questo sono molto piu’ avanti di noi.
In questo paese la partecipazione alla comunita’ e la famiglia sono valori molto importanti anzi essenziali. Credo che dovremmo imparare molto, anzi per questo sono molto piu’ avanti di noi.
Ad un certo punto il prete prende la parola e ci da’ il benvenuto ed ognuna di noi si presenta velocemente e tutti ci accolgono con abbracci e strette di mano.
Un ragazza mi viene incontro e mi salute calorosamente e mi chiede non ti ricordi di me? Io la guardo cercando di ricordare ma niente, mi dice che lavora all’ufficio di DHL dove sono stata varie volte e che molto ha fatto perche’ potessi ricevere le mie scatole, mamma mia che smemorata che sono. L a salute a mia volta scusandomi.
La chiesa e’ aperta le persone entrano ed escono tutto e’ cosi’ semplice ma intenso. La musica e’ avvolgente come lo sono I canti.
Vengono letti brani dell’AT e NT alternati a sermoni. C’e’ una grossa partecipazione. Sono completamente rapita e commossa.
Alla fine della cerimonia una ragazza si avvicina e inizia a parlare un po’ di italiano sono sorpresa allora le chiedo come mai conosce l’italiano e mi racconta di aver trascorso 6 mesi a Bergamo a lavorare in ospedale, lei e’ un dottore di medicina interna e lavora in uno degli ospedali che dovro’ visitare la prossima settimana. Le prometto che andro’ a trovarla in reparto.
Steffi, Dorella, Abenaa (M.C.I. Supervisor), Michelle and Liz (form NY Columbia U.)
Alla fine delle 3 ore circa andiamo tutte insieme con Abenaa a pranzo, ci porta in un ristorante indiano.
Fantastico, ho mangiato il miglior cibo indiano fuori dall’India . Il proprietario ci spega che ci sono parecchi indiani in Ghana. Devo dire che ci andro’ molto spesso.
Tento di pagare il conto ma ovviamente Abenaa mi precede, non vuole assolutamente. Spero di riuscire una sera ad invitarla a cena.
Mi ha portato anzi ci ha portato un libretto che si intitola “the essential guide to customs & culture in Ghana” una guida molto utile per capire usi e costume di questo paese.
Bene mi cade l’occhio sul capitolo dedicato al fumo. Non vi ho ancora detto che qui non fuma nessuno, cioe’ in giro non trovi nessuno con la sigaretta accesa, e tutti I locali sono divieto di fumo. La cosa mi e’ sembrata molto strana ma ho, per fortuna, deciso di non fumare se non qualche sigaretta la sera quando sono a casa, fuori in giardino. E per fortuna perche’ nel libretto dicono che non si deve fumare per strada e addirittura se sei un fumatore e ‘ meglio che non ti fai vedere. Ma non e’ finita qui, perche’ quando parla delle donne, e qui viene il bello, dice che il fumo e’ riservato solo alle prostitute!!!!
Per fortuna che non mi vede nessuno altrimenti aiutoooo…questo puo’ essere un altro ulteriore motivo per smettere definitivamente....sono arrivata a 3 sigarett al giorno, non male.
Torniamo a casa verso le quattro, lo stadio e’ stracolmo di gente perche’ e’ appena iniziata una partita di pallone percio’ dovro’ ritardare la visita all’INTERNET CAFÉ’ perche’ fino a quando c’e’ la partita non si puo’ entrare.
L’INTERNET CAFÉ’ dello STADIO e’ l’unico dove funziona SKYPE.
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