domenica 31 ottobre 2010

VENERDI' 29 Ottobre: Il nostro primo meeting ufficiale

Abbiamo tenuto la nostra prima riunione e presentazione ufficiale ai direttori e o amministratori degli ospedali.
La riunione fissata per le due  e’ iniziata alle tre e purtroppo non tutti sono arrivati, (gia’ e’ molto che alcuni siano arrivati). Puo’ accadere tranquillamente che non si presenti nessuno e che un meeting venga cancellato.
La sala riunione  e’ una sala grande e accogliente, un po’ troppo.  
Abbiamo presentato la nostra analisi e proposte eppoi la discusisone e’ inizata.
Tutti hanno iniziato a parlare contemporaneamente, usando sia l’inglese sia il TWI (la loro lingua) e per poi  tornare ad usare l’inglesee ritornare al TWI. . Siamo riuscite  a fatica a riprendere il controllo della riunione.
Le riunioni si aprono e si chiudono con una preghiera.
Noi non ci avevamo proprio pensato, per fortuna Jennifer (l’assistente del direttore del distretto) , ha aperto e chiuso la riunione.  Jennifer e’ una ragazza molto in gamba e ci ci sta dando una grossa mano nell’organizzazione.
Inoltre la cosa partioclare e’ che alla fine di danno un packet lunch, anche se sono le cinque del pomeriggio , la riunione si chiude e tutti si portano a casa il proprio sacchettino con il lunch.
Ci e’ sembrata positive come riunione.  Le nostre proproste sono piaciute alla maggioranza. Qualcuno ha iniziato a lamentarsi e dire che la colpa e’ del sistema e che lui e’ una vittima del sistema  bla bla bla…tutto il mondo e’ paese.

giovedì 28 ottobre 2010

LOLLIPOP

Per concludere la giornata vi racconto questa piccola cosa..
Stamattina ci siamo recate in uno degli ospedali per un appuntamento (ma per la seconda ovolta ci hanno bidonato), stavamo aspettando di ripartire, l'ospedale e' tutto al piano terra ci sono zone coperte e scoperte e davanti all'entrata c'e' un grande piazzale dove arrivano le auto.
Proprio vicino all'uscita c'e' questo baracchino (proprio quattro assi di legno) dove vendono le carte telefoniche, ce ne sono migliaia, ovunque. Un bimba piccolina era seduta con la sua mamma proprio intorno al baracchino, mi sono fermata a guardarla e colpo di scena! Mi ha salutato con la manina, mi ha fatto ciao ciao, sono rimasta senza parole. Per la prima volta da quando sono arrivata un piccolo mi saluta, di solito ti guardano con sospetto o peggio si metto a piangere, gli OBRONI (visi pallidi) da queste parti non sono poi cosi' tanti. Come poter festeggiare l'avvenimento? Mi sono guardata intorno ed ho scorto un altro baracchino che vendeva dolcetti. Sono andata a comperare un lollipop e l'ho portato alla piccolina, la quale e' rimasta sorpresa non mi ha sorriso, ma almeno mi ha rifatto ciao ciao con la sua piccola mano. Devo dire che nonostante il mal di gola, raffreddore, tosse e un po' di febbre (troppa differenza di temperatura tra dentro e fuori gli uffici) questo piccolo episodio mi ha rimesso di buon umore. Buona notte.

FUFU

Oggi vi parlo del FUFU
Domenica pomeriggio , Ellie e Liza molto gentili, si sono dedicate alla preparazione del FUFU.

Il FUFU e’ un alimento base nella dieta e cucina ghanese. Viene preparato utilizzando  banana, cassava(tapioca) e plantains  sono un membro della famiglia di banana. Sono amidacei, a basso contenuto di zucchero, varieta’ che  e’ cotto prima di servirlo perche’ e’ inadatto crudo.
 Il tutto viene bollito e poi come vedete nelle foto deve essere continuamente pestato fino a raggiungere una consistenza tipo le nostre pagnotte ( una palla biancastra), e viene servita con delle zuppe che posso essere di pollo, pesce, miste, solo verdura, molto piccanti.
Si usano rigorosamente le mani, prima si prende un po’ di FUFU con la punta delle dita e poi  si intinge dentro la zuppa che e’ stata servita in una ciotola, eppoi  si mangia. Alcuni si staranno chiedendo se io ho mangiato il FUFU, no mi spiace, le zuppe sono troppo speziate e piccanti. Non ci riesco, eppoi devo confessare che mangiare con  mani, non ce la faccio. Ognuno ha le sue debolezze.
Purtroppo non riesco.









Non so se si vede bene ma stanno magiando FUFU con la zuppa di pesce.
Da sinistra: Steffi, Liz and Michelle.

martedì 26 ottobre 2010

Millenium Development Goals

Questi sono gli obiettivi che gli stati membri dell’ONU hanno sottoscritto nel 2000 come impegno da raggiungere entro il 2015. Questa foto l’ho scattata in una bacheca di un ospedale che abbiamo visitato.
Ma si trovano dappertutto,  sono appesi ovunque,  per ricordare a tutti che c’e’ la volonta’, ma forse non basta.
Non sembra che sia stato fatto molto, ma qualcosa si e’ mosso, almeno qui in Ghana. Un articolo pubblicato sul giornale DAILY GRAPHIC sostiene che in Ghana almeno  4 degli obiettivi sono stati raggiunti (…)  ma dice anche che ci sono ancora troppe differenze tra le zone rurali e quelle piu’ urbanizzate.  Ci sono ancora zone del paese estremamente povere, ma gli sforzi si iniziano a vedere. Pero’ il 2015 e‘ oramai molto vicino.  C’e’ tanto da fare soprattutto nel cambiare la mentalita’ e l’approccio,  ma incontrando I vari funzionari degli  ospedali ti rendi conto che c’e’ una volonta’ di migliorare ed  alcuni di loro sono professionalmente molto in gamba.
Oggi siamo tornate nel reparto di maternita’ dove si combatte e cura la malnutrizione ed il piccolo che ho incontrato la settimana scorsa con la sua nonnna, sta leggermente meglio. Abbiamo lavorato nel reparto per cercare di dare un senso ed ordine al magazzino dove depositano tutto cio’ che gli serve per il loro lavoro. E’ una piccola stanza con un armadio, ma abbiamo fatto un buon lavoro, e soprattutto vogliamo partire da piccole cose per far capire quanto si aimportante tenere in ordine e controllare le proprie scorte. 
Nelle prossime settimane ci sara' una campagna massiva di vaccinazioni contro il  morbillo  e tutti gli ospedali saranno coinvolti. Speriamo di poter in qualche modo partecipare ed aiutare se possibile. L’organico a disposizione e’ insufficiente per affrontare la massa di bimbi che arriveranno , quindi con Steffi abbiamo deciso che se sara' possibile andremo a dare il nostro piccolo contributo. Se ci danno l'autorizzazione. 

Prima di rientrare a casa ci siamo fermate in un supermercato dove ho acquistato un pacco di spaghetti e del formaggio ( ma quanto costa il formaggio qui  ) rigorosamente importato da Francia e Germania ahime’ . Voglio tentare di preparare una carbonara, ma so che non sara’ il massimo, mi manca il Parmigiano e va beh , si fa quel che si puo’, oramai l’ho promesso alle ragazze e non vedono l’ora. Aspetto il weekend comunque.
Non vi ho ancora detto che Nela, la collega spagnola ha portato una lattina di olio di oliva, prodotto nel sud della Spagna, dove suo padre ha un bel po’ di olive. Che meraviglia, non e’ quello del Trullo Tojo, ma e’ fantastico .  

domenica 24 ottobre 2010

AUTUNNO ....NON QUI

Tranquilli non ci sono melograni qui, ma la foto e' cosi' bella che ho voluto pubblicarla. Me l'ha mandata Paola, mi piace cosi' tanto che la voglio condividere..
Qui il caldo persiste ma ci stiamo forse abituando un po'. Finalmente abbiamo la connessine ad Internet a casa da ieri sera e questo cambia molto le cose . Siamo tutte molto felici.
Spero solo che le nostre piacevoli conversazioni serali possano continuare e che non ci chiudiamo tutte nelle proprie stanze a parlare via Skype con i nostri. E' buffo pero' girare per casa e sentire da una stanza il tedesco, dall'altra lo spagnolo, io in italiano e in fondo al corridoio arriva l'americano.
Ma questa mescolanza di lingue mi piace molto. Siamo persino quasi riuscite a rallentare Michelle, quando parla, i primi giorni era incomprensibile, parlava in modo molto veloce, non riuscivo onestamente a capire . Poi per fortuna ne abbiamo parlato e si e' resa conto. Dovendo poi seguire un progetto di formazione per gli insegnanti delle scuole, deve cercare di rallentare ancora di piu'.
Ieri sera, sabato, siamo andate a mangiare in un ristorante libanese.
I ristoranti sono per lo piu' negli alberghi, in questo tra l'altro c'erano un sacco di visi pallidi, OBRONI, devo dire che fa un certo effetto, non sono piu' abiutata vederne  piu' di 3 insieme.
Dopo cena abbiamo preso il taxi per tornare a casa e Nela (seduta davanti),era un po' tesa, in effetti  le strade sono molto buie e fa un certo senso, poi abbiamo attraversato un strada che e' in costruzione quindi oltre al buio, buche pazzesche ed una polvere: il taxista ha imboccato la corsia opposta al nostro senso di marcia, e Nela ha inziato a chiedere ...are you sure .....? Beh sono morta dal ridere perche' la sua pronuncia fortemente spagnola e' bellissima ed il tono che ha usato...mondiale e' una persona cosi' solare e simpatica.
Oggi forse riusciamo ad usare la lavatrice nuova appena acquistata per il nostro uso . Sono rimasta senza parole quando l'ho vista perche'  di questo modello ne ricordo qualcosa nei lontani anni 70.
Arriva dalla Cina, e' leggerissima fatta di plastica e sinceramente ne ignoro l'uso.
Avete mai visto niente di simile ?

Speriamo che funzioni in qualche modo, ho appena scoperto che non riscalda l'acqua, beh giaustamente visto le temperature....
Basta per oggi vi lascio  perche' senno' non combino piu' niente. Resterei qui ore a scrivervi.

venerdì 22 ottobre 2010

OBRONI….. OBRONI

Obroni....Obroni.......La prima volta che  ho sentito questa parola stavamo passeggiando ed un gruppo di bambini ci ha superato, subito non ho capito cosa dicessero poi Michelle mi ha spiegato  che Obruni ( come lo pronuncia lei) significa straniero nella lingua locale, Twi. E’ un modo per chiamarti o per salutarti, soprattutto in bambini lo usano quando ti guardano e ti sorridono. Sono perlopiu' i grandicelli, mentre I piu’ piccoli (quelli che di solito incontriamo negli ospedali che andiamo a visitare) ti osservano, sgranano gli occhi e succede talvolta che mentre li osservi e gli sorridi dopo qualche attimo scoppiano a piangere  perche’ si spaventano. E’ la prima volta che vedono un viso pallido, obroni appunto.
Succede a volte che siamo sedute in qualche zona dell’ospedale in attesa di essere ricevute dall’amministratore X o direttoreY, qui effettivamente gli appuntamenti sono un po’ flessibili, del tipo che pur concordando giorno e ora difficilmente tengono una sorta di agenda.  
Comunque mentre aspettiamo a volte apriamo il portatile per fare del lavoro, ecco che scatta la magia.  Qualche piccolo  intrepido lascia per un attimo la propria mamma  e si avvicina con cautela, se riusciamo ad ignorarlo (cosa difficile perche’ ti viene voglia di strucconarlo) si mette a toccare il computer, la tastiera, lo schermo.  Sono affascinati da questo oggetto sconosciuto e dai nostri visi pallidi.
Questa mattina siamo state a visitare il Medical Central Store, cioe’ il magazzino centrale della regione che dovrebbe rifornire  a tutti gli ospedali sia I farmaci che tutti gli altri materiali di consumo (tipo siringhe , guanti, cannule etc etc) , cioe’ tutto cio’ che e’ necessario per svolgere il lavoro negli ospedali. La struttura e’ grande ma I locali sono piccoli e le merci sono  disposte in modo casuale senza un ordine preciso. Il magazzino dei farmaci poi, no comment. Non c’e’ nessun climatizzatore, condizionatore o almeno un ventilatore, beh conoscendo oramai le temperature che ci sono durante tutto l’anno, non siamo ancora al massimo,  mi domando che tipo di reazione, alterazione possano subire tutti I principi attivi. Magari qualceh esperto mi puo' rispondere?  E le date di scadenza per esempio?  Come fanno a determinare quali sono i lotti  piu’ vecchi, questa e’ una gran bella domanda che dovremmo chiedere al prossimo incontro.  La maggior parte dei farmaci sono generici, prodotti I Cina o India. 
Ho pensato intensamente ai miei colleghi del magazzino di Verona, e alla loro possibile reazione qui. Sono sempre molto affascinata dal modo in cui tutto viene tenuto in perfetto ordine e pulizia non c’e’ mai nulla fuori posto,  si respira efficienza. Mi e’ sempre piaciuto,  nelle visite ai vari fornitori o aziende visitare I magazzini,  come vengono gestiti e come sono tenuti possa dire molto della gestione complessiva dell’azienda.    In realta’ hanno appena implementato un progamma informatico non male da come ho visto, per lo scarico e carico delle merci, con svariate funzioni, ma viene usato al momento in modo parziale ed e’ ancora la carta a farla da padrona. Speriamo di riuscire ad eliminare almeno qualche modulo.     

mercoledì 20 ottobre 2010

Mercoledi....una giornata particolare

Che  pioggia! Ha iniziato verso le due questa notte e non ha mai smesso e da come butta non credo smettera’, sara’ un bel po’ difficile muoversi  oggi. E’ la prima volta che piove cosi’ a lungo di solito sono degli storm che durano un’ora sono molto violenti,  allagano tutto, casa compresa,  ma poi passano e ritorna lo stesso caldo… tutto si aschiuga in fretta. Ah proposito  non vi ho ancora parlato delle dimensioni impressionanti delle lumache qui, pazzesco. Al mercato addirittura le vendono  ancora piu’ grandi , fanno impressione
Quando piove tutto si allaga e muoversi in auto diventa ancora piu’difficile.
Per fortuna che grazie alla grande Mery sono munita di giacca antipioggia. Il problema saranno le scarpe, difatti qui usano tutti le infradito,  perche’ anche se ti bagni poi tutto si aciuga molto piu' in fretta.
Sera:
eccoci qui dopo la visita al MCHH (Maternal and Child Health Hospital), oggi e’ stata una giornata molto triste.  Siamo andate a visitare il reparto dove curano i casi piu’ gravi di malnutrizione e pneumonia. Il reparto e’ in realta’  una stanza dove ci sono circa 8-10 letti. Ci accompagna la responsabile e ci avviciniamo ad uno dei letti ed una signora anziana, well anziana, probabilmente ha la mia eta’,  ma dimostra almeno 30 anni di piu’,  tiene in braccio  un piccolo in condizioni disperate, e’ appena arrivata. E’ la nonna del bimbo perche’ la mamma e’ morta. Il piccolo e’ pelle ed ossa, ha circa 3 mesi ….sento come se qualcuno mi avesse colpito …un pugno nello stomaco, le lacrime escono da sole e cerco di non farmi vedere,  ma sono sconvolta…lo so dovrei essere piu’ forte, ma non e’ possibile qui. E’ come se il mio stomaco si fosse spaccato in due, provo un forte dolore e ancora adesso non mi ha abbandonato. Non riesco a pensare ad altro, il piccolo e la sua nonna. ..non ci si abitua  al dolore…. mai.
 Lasciamo la stanza per andare a visitare una sorta di day hospital dove ogni giorno molte  mamme con i  loro piccoli. Qui vengono pesati , misurati ed i casi piu’ gravi vengono ricoverati. Purtroppo e’ una giornata molto busy per il centro e cosi’ non riusciamo a parlare con la responsabile, ma siamo gia’ daccordo di incontrarla la prossima settimana. In questo ospedale stanno facendo un lavoro enorme per combattere e curare la malnutrizione che oltre la malaria e’ la principale causa di malattie e mortalita’ infantile.
Oggi  dovete scusarmi ma non sono molto in forma.
Per il resto della giornata svolgiamo il lavoro piu’ burocratico, stiamo scrivendo un documento, un report di tutti gli ospedali visitati. Sono contenta di lavorare insieme a Steffi in questo progetto, il continuo confronto mi aiuta molto. Saranno settimane molto impegnative le prossime.

Le foto del giorno 18

Steffi, Dorella and Michelle









Liza and me

martedì 19 ottobre 2010

uff uff PIUFF il 18 e' passato

Martedi 19/10.
Uff il 18 e’ passato….. e’ stato in bel giorno 18.
Giornata dedicata alla visita e incontri in uno degli ospedali piu’ affollati , circa 700 pazienti al giorno.
Abbiamo incontrato il Direttore dell’ospedale qui si chiama SUPERINTENDENT ma il ruolo e’ piu’ o meno quello.  Ci ha raccontato delle storie interessanti relative a farmaci generic con principi attivi insesistenti o bassissimo dosaggio e non posso continuare perche’ rischio probabilmente la denuncia in qualche parte del mondo.
La grossa differenza qui e’ che con un generico  non devi curare un raffreddore o un mal di testa ma devi curare la malaria, meningite, polominiti varie patologie che se non propriamente curate sono letali. Ci ha chiesto di fare qualcosa,  gia’ fare qualcosa. E’ qui il punto . In separate seed cerchero’ di contexture le persone che forse possono autarkic. Internet e’ proprio mort , la chiavetta che abbiamo e’ definitivamente deceduta. E la speranza di avere wireless a casa si allontana sempre di piu’ …sigh.
Sono uscita dall’ospedale  un attimo alterata del tipo mi metto ad urlare contro il cielo.
Ok salgo sul taxi e torniamo verso casa: ora dovete sapere che il mio collega Diego prima di partire (era molto preoccupato) mi ha fatto promettere di contare fino a 20.000 e non fino a dieci ( che tanto sa benissimo che con me non funziona), prima di fare o dire qualsiasi cosa mentre sono qui.
Ieri pomeriggio, caro Diego, ho seguito il tuo consiglio e per la promessa che ti ho fatto: ho contato fino a 20.000 anche se e’ stata molto dura e ci e’ mancato pochissimo che uscissi fuori dal taxi e cominciassi a sbraitare con tutti I pirla ( si pirla non e’ brutta,) perche’  hanno completamente bloccato la strada semplicemente perche’, se una corsia e’ chiusa bisogna per forza dare il passaggio alle auto che provengono dall’altra parte e viceversa se vuoi sbloccare l’ingorgo.  No qui invece tutti devono passare nello stesso momento e non c’e’ verso di farglielo capire.   Mi sono limitato ad urlare qualcosa ma sono rimasta in auto te lo guiro, la mia collega tedesca era piegata in due dal ridere.
Qui il traffico e la guida sono esperienze  molto interessanti, non esiste un vero concetto di precedenza, qui passano tutti, possibilmente nello stesso momento.   L’unico mezzo che ancora un po’ funziona e’ il semaforo ma c’e’ ne sono pochissimi.
La serata e’ stata una  bella serata, le Michelle and Steffi  mi hanno fatto trovare per cena una torta con scritto Happy Birthday, una bottiglia di vino bianco del Sud Africa (molto buono), Liz ( la nostra formidabile cuoca) mi ha regalato una Birthday card molto carina, mi sono proprio commossa, pensando a quanto le sara’ costata, (scusate non sono  veniale, ma parliamo di persone che prendono pochissimo ) e mi ha pure cantato Happy Birthday. Dopo la cena a base di minestrone molto buono, pollo alla piastra e insalata mista, frutta tropicale come dolce. Questo e’ lo standard, non male direi. Abbiamo chiemata Ellis la ragazza che si occupa della casa e tutte insieme abbiamo tagliato la torta . Beh devo dire che la torta non era male, per essere qui  penso sia abbastanza incredibile. Steffi era un p’ contrariata perche’ ha cercato di comperare una candelina da mettere sulla torta ma non e’ riuscita farsi capire nel senso che qui proprio non usano per niente le candeline…meglio cosi’.  La foto della torta purtroppo non e' disponibile qui ma appena posso la pubblico . 
Per concludere la giornata ringrazio coloro che mi hanno mandato un sms per gli auguri e un paio mi hanno addirittura telefonato, e’ stato molto bello,  non avete idea di quanto mi fa piacere sentire la vostra presenza. Persino Vinagre in extremis mi ha mandato l’sms,  penso ci sia lo zampino di Ric, ma va bene lo stesso. 
Ringrazio anche per tutte le mais che ho trovato oggi scappando via ad un certo punto e rifugiandomi nell'INTERNET CAFE 'dove almeno riesco a colegarmi con un po' di persone. Continuate a scrivermi cosi' tanto che bello vi abbraccio tutti. 

domenica 17 ottobre 2010

Il secondo weekend

SABATO 16/10
Un sabato indaffarato, alla mattina abbiamo incontrato la supervisor qui a casa, poi siamo andate tutte in centro, il  concetto di centro e di citta’ e’ qualcosa che no si puo’ lontanamente paragonare al nostro. Il cosidetto centro sono strade molto caotiche dove tutto e’ confusione.
La cosa interessante qui e’ che tutto e’ venduto per strada qualsiasi oggetto viene venduto per strada.


Una visita alla citta’ di Kumasi potrebbe essere illuminante per il nostro sindaco.
Dopo qualche ora torniamo a casa sfatte dal caldo e caos.
La sera ci troviamo anche con Liz (l’altra ragazza di NYC) ed tutte insieme andiamo a mangiare una pizza in un locale. La cosa difficile e’ spiegare ai taxisti dove esattamente andare non conoscono I nomi delle strade e devi sempre cercare un riferimento tipo nome di un edificio o hotel dove vuoi andare. Dopo un po’ riusciamo a trovare il locale.
Le pizze sono non male considerando che siamo qui. Beviamo la birra locale che si chiama STAR e’ leggera non male.





Torniamo a casa belle sazie di pizza, forse troppa.










DOMENICA 17/10
Partiamo verso le nove e con un taxi andiamo alla ST. George Church dove abbiamo appuntamento con la nostra supervisor. Per assistere alla messa domenicale.

La cerimonia dura circa 3 ore ma non e’ lontanamente comparabile con le nostre.


Una cosa unica e speciale. La settimana che si sta chiudendo e’ la WOMEN’s WEEK e molte rappresentanti  dei gruppi femminili sono in chiesa vestite in diverse uniforme, a seconda del gruppo di appartenenza. La cerimonia inizia con canti e letture di alcuni brani ma c’e’ molta musica e ci sono un tromba una batteria una chitarra una tastiera, l’atmosfera e’ assolutamente coinvolgente, per circ a un’ora e’ tutto un susseguirsi di balli e canti, sono commossa dal senso di partecipazione che si sente, che la musica ed I canti trasmettono.   Senti proprio la vicinanza e la partecipazione della comunita’ ed e’ meraviglioso perche’ e’ qualcosa che none’ facile trovare da noi.




In questo paese la partecipazione alla  comunita’ e la famiglia  sono valori molto importanti anzi essenziali. Credo che dovremmo imparare molto, anzi per questo sono molto piu’ avanti di noi.
Ad un certo punto il prete prende la parola e ci da’ il benvenuto ed ognuna di noi si presenta velocemente e tutti ci accolgono con abbracci e strette di mano.

Un ragazza mi viene incontro e mi salute calorosamente e mi chiede non ti ricordi di me? Io la guardo cercando di ricordare ma niente, mi dice che lavora all’ufficio di DHL dove sono stata varie volte e che molto ha fatto perche’ potessi ricevere le mie scatole, mamma mia che smemorata che sono. L a salute a mia volta scusandomi.
La chiesa e’ aperta le persone entrano ed escono tutto e’ cosi’ semplice ma intenso.  La musica e’ avvolgente come lo sono I canti.
Vengono letti brani dell’AT e NT alternati  a sermoni. C’e’ una grossa partecipazione. Sono completamente rapita e commossa.



Alla fine della cerimonia una ragazza si avvicina e inizia a parlare un po’ di italiano sono sorpresa allora le chiedo come mai conosce l’italiano e mi racconta di aver trascorso 6 mesi a Bergamo a lavorare in ospedale, lei e’ un dottore di medicina interna e lavora in uno degli ospedali che dovro’ visitare la prossima settimana. Le prometto che andro’ a trovarla in  reparto.




Steffi, Dorella, Abenaa (M.C.I. Supervisor), Michelle and Liz (form NY Columbia U.)


Alla fine delle 3 ore circa andiamo tutte insieme  con Abenaa a pranzo, ci porta in un ristorante indiano.
Fantastico,  ho mangiato il miglior cibo indiano fuori dall’India . Il proprietario ci spega che ci sono parecchi indiani in Ghana. Devo dire che ci andro’ molto spesso.
Tento di pagare il conto ma ovviamente Abenaa mi precede, non vuole assolutamente. Spero di riuscire una sera ad invitarla a cena.
Mi ha portato anzi ci ha portato un libretto che si intitola “the essential guide to customs & culture in Ghana” una guida molto utile per capire usi e costume di questo paese.
Bene mi cade l’occhio sul capitolo dedicato al fumo. Non vi ho ancora detto che qui non fuma nessuno, cioe’ in giro non trovi nessuno con la sigaretta accesa, e tutti I locali sono divieto di fumo. La cosa mi e’ sembrata molto strana ma ho, per fortuna, deciso di non fumare se non qualche sigaretta la sera quando sono a casa, fuori in giardino. E per fortuna perche’ nel libretto dicono che non si deve  fumare per strada e addirittura se sei un fumatore  e ‘ meglio che non ti fai vedere. Ma non e’ finita qui, perche’ quando parla delle donne, e qui viene il bello, dice che il fumo e’ riservato solo alle prostitute!!!!
Per fortuna che non mi vede nessuno altrimenti aiutoooo…questo puo’ essere un altro ulteriore  motivo per smettere definitivamente....sono arrivata a 3 sigarett al giorno, non male. 
Torniamo a casa verso le quattro, lo stadio e’ stracolmo di gente perche’ e’ appena iniziata una partita di pallone percio’ dovro’ ritardare la visita all’INTERNET CAFÉ’ perche’ fino a quando c’e’ la partita non si puo’ entrare.
L’INTERNET CAFÉ’ dello STADIO e’ l’unico dove funziona SKYPE.

LA MITICA ZANZARIERA

FINALMENTE LA MITICA ZANZARIERA E' STATA MONTATA SUL LETTO, NON VI RACCONTO LE DISAVVENTURE PER PORTARLA FINO A DESTINAZIONE.
HA PERSINO RISCHIATO DI RIMANERE NELLA STIVA DELL'AEREO CHE DA ACCRA
CI HA PORTATO A KUMASI
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LA NOSTRA CASA A KUMASI




Alcune immagini del giardino e dell'entrata della nostra casa
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La terrazza della nostra casa

Prime foto della nostra casa
Il tavolo dove facciamo colazione.
Steffi e Michelle insieme a Ellie, Ellie si prende cura di noi per quanto riugarda la casa.
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Alcune foto

Primo giorno incontro ufficiale con il sindaco dela citta' di KUMASI, per la presentazione dl nostro progetto. Da sx: STEFFI, DORELLA, MR MAJOR, LIZ, ABENAA (supervisor) nd Michelle
  

venerdì 15 ottobre 2010

Thanks God it is Friday!!!

Thanks God it is Friday!!!
Stamattina abbiamo sbagliato indirizzo, siamo andate nell’ospedale piu’ grande ma non era quello giusto. Percio’ di corsa siamo dovute ripartire con  un taxi . Alla fine siamo arrivate in quello giusto  con circa 30’ di ritardo (odio essere in ritardo) ma qui il tempo ha  un valore diverso.
E qui incontriamo la prima direttora donna, finalmente . Una donna splendida, va beh che te lo dico a fa’, una donna che trasmette non so, qualcosa di speciale.
 Va bene lo ammetto sono di parte, ma in una societa’ prettamente maschile  incontrare le donne che occupano ruoli importanti e’ molto bello e gratificante.
Ci riceve nel suo ufficio insieme all Administrator cioe’ il responsabile amministrativo .
E’ uno degli  ospedali piu’ vecchi anzi il primo presente nella regione ed ora si  occupa di mamme prima e dopo il parto e bambini.
E’ stato fino ad ora per me l’incontro piu’ interessante perche’ devo confessare che abbiamo parlato di piu’ della situazione socio sanitaria e dei problem piu’ gravi che affliggono  donne e bambini.
In effetti abbiamo parlato poco di processi ma piu’ di problem umani, ma caspita abbiamo bisogno anche di capire gli aspetti umani.
Gestiscono una media di 150 parti al mese, ci sono solo 4 dottori non hanno gli specialisti tipo ginecologo ad esempio, in un ospedale prevalentemente dedicato ai parti,  e molto del lavoro viene svolto da medical assistant e infermiere e midwife, parola  nuova  per me,  vuol dire ostetriche.
La maggioranza del lavoro lo fanno loro ma i casi piu’ gravi vengono trasferiti nell’ospedale piu’ grande che per fortuna dista circa 300 metri.
Non hanno nemmeno  un’ambulanza e si arrangiano alla meno peggio.
Le patologie piu’ gravi sono oltre alla malaria, infezioni respiratory e intestinali, e’ la malnutrizione. Ne arrivano molti da molte zone rurali. Un’altra cosa che fino and ora non ci era mai stata raccontata e’ la fortissima percentuale di bambini abbandonati ma torneremo sull’argomento la prossima settimana perche’ mercoledi’ dobbiamo tornare in quanto e’ la giornata delle vaccinazioni .
Quando abbiamo affrontato l’argomento donazioni, la direttora ci ha purtroppo comunicato che non riescono ad ottenere nessuna donazione e questo e’ un problema.
Mi ha colpito perche’ ad un certo punto  ha tirato fuori dal cassetto una proposta di  acquisto per un macchinario  di cui avrebbero un disperato bisogno , questo macchinario costa circa 10.000 euro e non riescono ad ottenere fondi da nessuna parte. La cosa la sta frustrando molto perche’ vorrebbe fare molto di piu’,  ma non ha I mezzi  economici. La passione con cui ci ha raccontato alcune storie mi ha conquistata, sto  meditando se ci sono spazi per poter lanciare una sorta di raccolta fondi, magari con l’aiuto di tutti coloro che mi steno leggendo. Vediamo devo prima verificare la fattibilita’ .
Certo e’ che non si possono risolvere tutti I problemi ma forse qualcosa si puo’ fare.
Per dare un tono piu’ leggero alla giornata, oggi pomeriggio ci ha raggiunto Nela (Manuela), una collega di Madrid, che sta collaborando  sempre per MC.I. con un team locale per la costruzione e gestione di un laboratorio  che possa servire ad alcune cliniche sparse nella zona a nord di KUMASI.
Questa localita’ si trova a due ore di auto da KUMASI, ed e’ assolutamente in the middle of ultranothing.
 Nela (Manuela) e’ arrivata il primo di Ottobre ed e’ da sola, vive in hotel e cosi’ appena saputo di lei ho subito proposto di invitarla a passare il weekend da noi. La nostra casa e’ grande ed abbiamo anche una stanza per gli  ospiti. Era entusiasta ed ha accettato con grande gioia , e’ arrivata alle tre circa e rimane con noi fino a lunedi’ mattina.
Quando e’ arrivata e’ rimasta estasiata dalla casa.  E’ assolutamente esplosiva come d’altra parte lo sono gli spagnoli, continua  a parlare parlare e’ fantastico vedere la gioia che esprime per poter stare con noi
Tutta la sua settimana e’ da sola. Gli altri del team sono locali e la sera e’ sempre da sola, in un  triste hotel,  in un  remote villaggio. Dovra’ stare 6 mesi ……aiuto.
Le abbiamo gia’ detto che puo’ venire da noi  tutti i weekend almeno fino a Dicembre .   Mi piace molto anche perche’ posso parlare con lei in italo Spagnolo, ci capiamo benissimo.
Bene adesso il  quadro e’ completo per potervi scatenare in mille  barzellette e battute: una tedeska di Germania, una ammerriccana, una italiana e una spagnola ole’. Ne vedremo delle belle.
Domani sera ho proposto di uscire tutte a cena , Liz ccmpresa (Liz e’ la consulente della Columbia University di NYC) che sta lavorando qui con Michelle per il progetto di formazione nelle scuole.  Liz e’ molto simpatica. Purtroppo riparte martedi’ prossimo.
Insomma ho scovato sulla guida un posto che si chiama NICK’s PIZZA PLACE e tutte hanno colto con entusiasmo la proposta. Non so cosa mangeremo ma almeno  proviamo ed usciamo un po’.
Per fortuna e’ venerdi’, un weekend di relax davanti , no,  non esattamente  Steffi ed io dobbiamo lavorare, scrivere I reports che non siamo riuscite a scrivere oggi.  Trovo molto bello poter lavorare a casa, in quanto non abbiamo ne avremo un ufficio , ma qui si sta  bene anche per lavorare.
L’unico vero problema sono I galli si’ si ‘ avete letto bene I galli. Questi ….. non riesco a trovare un termine appropriato che non scivoli nel turpiloquio iniziano ad emettere I loro chicchirichi’ alle tre circa di notte e caspita nessuno gli ha spiegato che e’ ancora note fonda e l’alba e’ molto lontana?
 E vanno pure in stereofonia sicche’ inizia uno e poi di seguito l’altro. Questa e’ veramente la parte piu’ dura, oltre al caldo (sudo praticamente 24 h costante ) e purtroppo al fatto di non avere internet a casa. C’e’ di peggio lo so.

LA STORIA CONTINUA DAL 11 IN POI

LUNEDI 11 OTTOBRE
Sono finalmente arrivate le scatole sono andata a ritirarle aDHL lunedi. Che bello finalmente tutto e’ qui.
Ho gia’ allestito una stanza ad ufficio ed ho fatto mettere due scrivanie, sono contenta di aver portato tutto cio’ che serve per l’ufficio dizionari tecnici e non compresi ne avremo bisogno. Devo dire  che la tedesca e’ rimasta impressive- impressionata per cio’ che ho portato e come sono riuscita ad organizzare l’ufficio. Beh far rimanere di sasso una tedesca sull’organizzazione non e’ male.
Ho portato anche molte foto che intendo appendere qua e la.
Inoltre ho esposto I libri e dvd portati nella sala cosi’ diventa meno impersonale. La nostra supervisor ci ha portato dei libri da Accra sono scrittori ghanesi e mi ha fatto piacere perche’ meglio leggere qualcosa di locale.
Negli ultimi  tre giorni abbiamo visitato altri due ospedali e abbiamo incontrato il direttore , gli amministratori e I responsabili dei magazzini di questi ospedali.
Essere in un ospedale qui e’ un’esperienza forte. Molte persone sono in attesa di ricevere visite e cure ed I loro visi mostrano sofferenza naturalmente e’ una cosa ovvia ma mi ci devo abituare.
Ci sono tante mamme con piccolo bimbi. Il modo con cui li tengono e’ affascinate avvolti in una stoffa sulla schiena. Ma I loro occhi sono cosi’ speciali, a volte sento salire la commozine ma poi mi blocco.
Qualcuno mi ha scritto augurandomi nuove sfide, ma qui non ci sono sfide da cogliere,  c’e’ solo il desiderio di aiutare se possibile in qualche modo. E di essere aiutate a comprendere meglio, e senzaltro  migliorare dentro.  
L’ospedale che abbiamo visitato oggi in particolare e’ molto ben organizzato e il magazzino pure. Dobbiamo concentrarci sulla gestione e distribuzione dei medicinal e di tutto il material necessario perche’  I vari reparti possano offrire un’assistenza adeguata.
In  alcuni reparti la disponibilita’ di cio’ di cui hanno bisogno non sempre funziona, e questo a volte e’ ovviamente un problema.
La tastiera del computer e’  inglese e quindi e’ piu’ difficile scrivere. Mannaggia…ma si pssono scrivere le parolaccie sul blog? Forse no.
Siamo andate in giro con I taxi che  qui sono tantissimi anche se in pessime condizioni, sono molto economici e ti portano dappertutto.
La citta’ che abbiamo attraversato oggi e’ caotica e non ha null aa che fare con I nostril modelli di citta’. E’ un ammasso di vita, traffico e persone.
In auto a volte le persone che sono per la strada ti accorgi che ti guardano in modo strano e non capisci subito perche’. Poi ad un tratto ti viene inmente che sei tu quella strana perche’ la tua faccia che e’ strana!  
I responsabili che abbiamo incontrato oggi sono giovani che hanno voglia di fare e fare bene e questa e’ una cosa che da speranza perche’ se ci sono delle persone di questo tipo ci sono ancora degli spazi di miglioramento e l’assistenza sanitaria qui e’ ovvimaente unavpriorita’.
Trovo  molto bello che  mentre siamo negli uffici dei vari manager le persone possano entrare e chiedere aiuto o qualsiasi cosa, un approccio molto aperto e questa e’ una cosa buona.
L a cosa interessante e’ che ci spiegano I loro processi ed hanno voglia di ascoltare cosa abbiamo da proporgli e da dire loro.
A volte la cosa piu’ difficile e’ comprendere, dare il giusto senso alle parole. L lingua e’ l’inglese ma e’ un inglese a cui io non sono abituata, soprattutto la pronuncia e’ la parte piu’ difficile. A volte mi deprimo perche’ non capisco nulla e penso di essere un disastro, la concentrazione e’ a mille e la mia povera testa con un solo neurone a volte scassato fa una fatica boia.
Spero  sia solo una questione di tempo e che prima o poi riusciro’ a migliorare.
Se devi fare uno studio, e analisi devi essere sicura di aver capito bene.
Per fortuna lavoro  insieme a Steffi ed e’  piu’ facile perche’ quando ci ritroviamo alla fine della giornata per  raccogliere tutti I nostril appunti  riusciamo a costruire un quadro  piu’ presciso.
Se  mi sono persa dei passaggi lei integra e viceversa.
Ci ritroviamo tutte e tre insieme alla sera e ceniamo insieme . La ragazza che cucina per noi ci prepara dei  piatti che sono buoni e piu’ vicini ai nostri gusti.
Ieri sera ha ciucinato pasta ma non sono riuscita a mangiarla non ne avevo voglia.
Per il momento riesco solo a cenare e molto spesso devo saltare il pranzo.
E’per me la cosa e’ un po’ un problema ma cer chero’ di organizzarmi diversamente. Speriamo di perdere tutti i chili di troppo.
Sono comunque  riuscita a trovare un mini market che vende qualche schifezza ed ogni tanto mi compero qualcosa.; come posso altrimenti?
Il farmaco antimalaria e’ fantastico  non da nessun tipo di fastidio.
Oggi venerdi’ dobbiamo inocntrare altri responsabili nell’ospedale piu’ grande della regione di Kumasi.

martedì 12 ottobre 2010

ECCO QUI SCUSATE IL RITARDO MA INTERNET IS NOT AVAILABLE

MARTEDI’ 5 Ottobre
PARTITA IN FORTE RITARDO DA VERONA E CARICA DI PACCHI E ANSIA SONO ARRIVATA A ROMA JUST IN TIME PER PRENDERE IL VOLO PER ACCRA.
SONO SULL’AEREO E QUESTO AEREO FA SCHIFO NON HO MAI VISTO NELLA MIA VITA UN AEREO COSI’ SPORTOC E TRASANDATO.
HO APERTO IL TAVOLINO DI FRONTE A ME ED E’ PIENO DI MACCHIE DI CAFFE’ OVUNQUE. LE MANIGLIE PER APRIRE I TAVOLINI SONO NERE DALLO SPORCO ANTICO MAI TOLTO .
MAI VISTO UNA COSA DEL GENERE NELLA MIA VITA.
UN SENSO DI TRISTEZZA MI ASSALE E MI RENDO CONTO CHE QUESTO  E’ ESATTAMENTE LO SPECCHIO DEL NOSTRO PAESE, UN PAESE CHE STA ANDANDO ALLA DERIVA.
QUESTA GRANDE COMPAGNIA CHE SI CHIAMA ALITALIA, UNA VOLTA ERA ILPUNTO DI RIFERIMENTO PER TUTTI, ORA VI GIURO CHE NEMMENO LA PIU’ SQUALLIDA E ECONOMICA COMPAGNIA DI AEREI DEL MONDO PERMETTE DI VOLARE IN QUESTE CONDIZIONI.
TUTTO E’ TRASCURATO E ROTTO  MA SOPRATTUTTO MOLTO SPORCO ED E’ CIO’ CHE MI FA STARE PIU’ MALE.
SIAMO ORAMAI CIRCONDAT DA SPORCIZIA, COSE VECCHIE E STANTIE.
STO PENSANDO DI CAMBIARE COMPAGNIA PER IL VOLO DI RITORNO. [PENSARE CHE HO CHIESTO IO DI VOLARE ALITALIA, MENTRE LA PROPOSTA ERA PER LUFTHANSA, E DEVO CONFESSARE CHE LUFTHANSA RIMANE LA MIGLIORE AD OGGI.
VEDREMO PROVERO’ A CHIEDERE …CHE TRISTEZZA
SONO ARRIVATA AD ACCRA.
IL CONTROLLO PASSAPORTI ED IL RITIRO BAGAGLI MOLTO VELOCE . ALTROCHE’ …
ESCO FINALMENTE ED ECCO LA  BOTTA …L’ARIA E’ CALDA MOLTO CALDA  ED IL PROFUMO DELL’ARIA E’ DIVERSO…. E’ IL PROFUMO DELL’AFRICA.
SONO CONTENTA DI ESSERCI.
ARRIVO IN ALBERGO , UN ALBERGO MOLTO ELEGANTE E MI  SCHIANTO A LETTO.
MERCOLEDI’ 6 Ottobre
LA MATTINA IN ALBERGO AD ACCRA HO INCONTRATO MICHELLE LA COLLEGA AMERICANA CON LA QUALE DIVIDERO’ APPARTAMENTO. LAVORA E VIVE A ZEBULON, GIOVANE CIRCA 30 ANNI. SARA’ IMPEGNATA IN UN PROGETTO DI EDUCATION E TRAINING NELLE SCUOLE EPR AIUTARE AD INTRODURRE L’INFORMATICA CIOE’ PROVARE A DISTRIBUIRE UN PO’ DI COMPUTER.
SIAMO ARRIVATE A KUMASI NEL POMERIGGIO, MENTRE ASPETTIAMO IL DRIVER, I SIAMO FUORI DELL’AEREOPORTO D KUMASI E  DI FRONTE A ME C’E’ UN PICCOLO PARCO DOVE UN GRUPPO DI BAMBINI STA GIOCANDO. HANNO TUTTI LA DIVISA PERCIO’ PRESUMO SIANO DI UNA SUCOLA.
L’ARIA E’ CALDA E UMIDA ED IL PROFUMO INTENSO.
MOLTO CALDO NON ME LO RICORDAVO PROPRIO IL CALDO AFRICANO.
PER FORTUNA CHE KUMASI E’ LEGGERMENTE PIU’ FRESCA DI ACCRA, ALENO I PRIMI MESI LI PASSO QUI DOVE LA TEMPERATURA E’ PI’ SOPPORTABILE.
ARRIVIAMO A CASA ED INCOTRIAMO STEFFI  LA COLLEGA TEDESCA CON LA QUALE LAVORERO’ E VIVRO’ PER I PROSSIMI  6 MESI. E’ MOLTO SIMPATICA E MI PIACE SONO  PROPRIO CONTENTA.
INCONTRIAMO ANCHE IL PADRONE DI CASA IL QUALE NON HA PREPARATO UN SACCO DI COSE.
LA CASA E’ MOLTO GRANDE MA MOLTO SPOGLIA ED ESSENZIALE TENUTA ABBASTANZA MALE. LE CAMERE DA LETTO SONO MOLTO GRANDI  QUESTO E’ UN BENE.
LA COSA MOLTO BELLA DELLA CASA E’ QUESTO GRANDE PATIO DI FRONTE ALL’ENTRATA DOVE UNA GRNADE TAVOLO DI LEGNO E COMODE POLTRONCINE CI VEDRANNO SPESSO NEI PROSSIMI MESI.
SPERIAMO CHE POSSANO COLLEGARCI AD INTERNET DA CASA PERCHE’ E’ UN DISASTRO SENZA.
IL  PAESAGGIO E’ MOLTO BELLO. VERDE E RIGOGLIOSO.
PIOVE OGNI GIORNO MA PASSA VELOCEMENTE. C’E’ PARECCHIA UMIDITA’
L’IMPRESSIONE E’ MOLTO POSITIVA. SONO CONTENTA MA PARLIAMO DI COSE SERIE ORA.

GIOVEDI’ 7 Ottobre
STEFFI ED IO IN MATTINATA ABBIAMO INCONTRATO LA NOSTRA PROJECT MANAGER , SI CHIAMA ABEENA ED E’ UNA DONNA CON UN GRANDE CUORE ED UNA GRANDE RPOFESSIONALITA’ AVRO’ MOLTO DA IMPARARE DA LEI.
CI ACCOGLIE CON MOLTO CALORE E INIZIA A SPEGARCI L’OBIETTIVO DEL PROGETT OI CONTENUTI E CIO’ CHE FAREMO NELLE PROSSIME DUE SETTIMANE.
LA REGIONE DI KUMASI E’ SUDDIVISA IN DIVERSI DISTRETTI. OGNI DISTRETTO HA UN PROPRIO OSPEDALE.  DOVREMO ANDARE IN OGNI OSPEDALE DEI 5 MAGGIORI DISTRETTI E VISITARE CERCANDO DI CAPIRE COME E SE C’E’ UNA MINIMA GESTIONE DI MAGAZZINO E SUPPLY CHAIN.
QUELLO CHE DOVREMO FARE E’ UN ASSESSMENT,   REDIGERE UN DOCUMENTO E OVVIAMENTE DARE DEI CONTRIBUTI E SUGGERIMENIT PER IMPLEMETNARE QUALSISI TIPO DI INJIZIATIVA CHE POSSA MIGLIORARE LA ATTUALE SITUAZIONE.
DA QUANTO CI DICE NON C’E’ NULLA ED IL LAVORO DA FARE E’ TANTISSIMO.
 SARA’ MOLTO MOLTO INTERESSANTE.
MICHELLE E’ INVECE COINVOLTA IN UN PROGETTO DI TRAINING NELLE SCUOLE PER AIUTARE I DOCENTI AD UTILIZZARE I SUPPORTI INFORMATICI.
SANITA’ E ISTRUZIONE QUESTI SONO I DUE GRANDI PRGETTI CHE M.C.I. ong  STA TENTANDO DI DARE UN FORTE CONTRIBUTO E DSUPPORTO PERCHE’ POSSA ESSERCI UNA QUALSIASI FORM ADI MIGLIORAMENTO.
 IL MAGGIORE PROBLEMA QUI E’ LA MALARIA E LE PATOLOGIE RESPIRATORIE, COSA ABBASTANZA STRANA MA DI FATTO NONOSTANTE SI AUN PAESE MOLTO MOLTO VERDE PARE CH EL’INQUINAMENTO SIA MOLTO ALTO. FORSE NON HANNO PROVATO A VIVERE UN PO’ A VERONA DURANTE L’INVERNO  QUANDO L’ARIA E’ IRRESPIRABILE.
SI’ LA MALARIA E’ LA PRIMA CAUSA DI MORTALITA’ INFANTILE  NON CI SONO ANCORA DELLE VERE CURE A DISPOSIZIONE.
VENERDI’ 8 Ottobre
Autista ci viene a prendere e ci porta alla municipalita’ di Kumasi dove incontriamo  Abeena la quale ci introduce nell’ufficio del sindaco della  citta’ di KUMASI.
Questo singnore molto alto e distinto ci accoglie in un tipico vestito a tunica bianco e molto cordialmente ci da’ il benvenuto e Abenaa  espone il progetto per cui siamo arrivate e cio’ che dovremo fare.
Una votla finite ognuna di noi si presenta.
Dopo di cio’ ci presenta alre persone che lavorano alla municipalita’ e che se abbiamo bisogno sono a nostra disposizione.
Qui sono tutti cosi’ cordiali e carini con noi, non so se ‘ grazie alla presenza di Abeen a ma credo di si’.
Vedremo i prossimi giorni quando ci dobbiamo arrangiare come sara’ .
Dopo questa visita andiamo a piedi alla CLINICA KMA dove incontriamo il Sovrintendente  della Metro Health Ser vice.
Di nuovo seguono accogienza molto calorosa e introduzione spiegazione, etc etc.
Concordiamo con lo stessoo ed il suo staff le visite per le prossime due settimane. Si inzia lunedi’ mattina.
In  attesa ci fermiamo fuori dalla stanza delle visite della clinica, c’e’ la coda e molte persone stanno aspettando.
Molte sono li’ probabilmente per la malaria, ancora  la maggior causa di mortalita’ infantile, I loro visi sono mesti e rassegnati , anche da noi  quando siamo in attesa al P.S. ,rassegnati a dover attendere per chissa’ quanto.
Anceh se sempre piu’ spesso assistiamo a scene di insofferenza, molto spesso giustificate, da noi  perche’ il serivizio oramai e’ alla deriva, un po’ come l’aereo di ALITALIA con il quale sono arrivata ad ACCRA.
I bambini, gia’ I bambini, i loro occhi  sono pezzi di cielo rubati. Ti rapiscono con il loro sguardo con la profondita’ dei loro occhi.
Vorresti abbracciarli tutti e aiutare tutti. Per una frazione di secondo pensi “ok adesso li porto tutti con me, ma li porti dove? E’ molto meglio per  loro rimanere qui  nella loro terra nel loro contesto.
Fare tutti di piu’ e sfruttare di meno .
Aiutarli a migliorare le loro condizioni, ma poi ti chiedi ma siamo proprio sicuri che sia il nostro modello occidentale quello migliore?
Non lo so a volte ho dei grossi dubbi a riguardo.
Finita la visita ufficale Abeena ciporta a pranzo in un  ristorantino, non ho idea dove. La zona e’ molto verde come tutta la regione.
Pranziamo purtroppo non reisco ad affronter ela cucina locale, impossibile per me, ordino un’insalata mista, mentre Steffi molto piu’ coragigosa segue il consiglio di Abenaa e mangia’ cio’ che ha ordinato.
I piatti tipici si mangiano con le mani, in una citole arriva una specie di massa /pagnotta che deve essere un po’ lavorata con le mani e poi intinta nell’altra ciotola dove una zuppa di volore verde contine verdura e pezzi di carne non si sa quale.
L’odore e’ molto forte ed anche il sapore provo ad assaggiare ma onestamente non ce la faccio.
Dopo pranzo raggiungiamo  Michelle e Liz (altra ragazza Americana che lavora alla Columbia University ed e’ qui per affiancare Michelle per due settimane) nella scuola dove da lunedi’ dovranno iniziare il training.
Questo e’ un centro scolastico grande con varie aule e include la Primary e la Secondary school.
Restiamo con loro assistiamo alla riunione preparatoria con gli insegnanti .

DOMENICA 10 Ottobre
Sono le cinque lo stadio e’ stracolmo di gente e suoni e colori.
La casa e’ molto vicina alla stadio.
L’incontro e’ tra la Nazionale del Ghana, le  Black Stars e la Nazionale del Sudan.
La partita e’ appena iniziata ma la gente ha iniziato gia’ da stamattina ad entrare allo stadio, non oso pensare in che condizioni possano essere. Tutti rigorosamente vestiti con i colori della nazionale e le malefiche trombette vuvuzela.
Oggi  fa molto caldo e anche l’umidita’ e’ bella tosta.
Stamattina visita al CULTURAL CENTRE un’area grande con un bel parco dove ci sono vari centri di cultura ed arte locale.
La cosa piu’ bella e’ stata assistere ai preparativi, arrive ed inizio di una banchetto nuziale.
Siamo arrivate in questo grande spazio verde dove sono stati allestiti dei gazebo, un palco florelae e sedie sparse ovunque.
Ad un certo punto sono iniziati ad arrivare gli invitati e tutto molto eleganti  in particolare le donne, alcune con  vestiti tipici altre piu’ all’occidentale,  alcuni uomini indossavano la tipica veste degli Ashanti.
Siamo rimaste  per un paio di ore e nessuno ci ha detto di andarcene (da noi non sarebbe proprio lo stesso).
Sono tutti molto cordiali e nessuno ti fa problema.
La sposa indossava un bel  vestito classico  bianco con un velo corto.
Dall’urlo che arriva dallo stadio, forse  il Ghana ha segnato un gol.
No in realta’ chiudono la partita 0 0 .
Arriva uno uno strom ed inizia  apiovere tantissimo.
Salta la luce e arrivederci.
LUNEDI 11/10
L’elettricita’ non e’ ancora arrivata.
I pacchi non sono ancora arrivati Ufficio di DHL mi ha promesso che dovrebbero arrivare domain. Who knows?
Prima vera giornata lavorativa abbiamo un appuntamento presso la CLinica KMA con l’assistente del direttore.
Dopo un primo incontro con lei andiamo a vsitare il magazzino ed eccoci davanti  al vero problema.
Un macello, le cose da fare sono molte ma la cosa positive e’ che tutti sono molto disponibile e molto aperti ad accettare il nostro contributo, cosa non facile quando vai a ficcare il naso nel lavoro altrui.
Pranziamo  velocemente da VIc BAMBO, well  velocemente e’ una parola grossa, ma ok considerando I tempi in un ‘ora riusciamo a finire.Torniamo a casa dove lavoriamo per la stesura del nostro primo report.
Steffi ed io credo lavoriamo molto bene insieme mi sembra che siamo proprio in sintonia.
Internet non e’ ancora disponibile e cosi’ continuo a  mantenere un diario  su WORD  per poterlo poi carica sul blog one day, if possible.