Siamo stati tutti invitati a trascorrere il periodo di Natale nella regione del Volta dove abita il papa’ del nostro attuale padrone di casa. Cosi’ il 24 siamo partiti in auto per raggiungere Kpando, un localita' vicino al lago Volta.
Il viaggio in auto e’ stato lungo e faticoso . Da Kumasi ci vogliono circa 8 ore di viaggio su di una strada a tratti molto dissestata, che attraversa villaggi ed e’ molto affollata. Quando poi cala il sole e il buio avvolge tutto diventa ancora piu’ impressionante e pericoloso. Sul ciglio della strada ci sono biciclette persone, animali . Bisogna essere proprio bravi e saper guidare con molta attenzione. Il giorno dopo, il 25, siamo andati a visitare le cascate di Wli/Agumatsa.
Sulla strada per le cascate |
davanti alla cascata l'aria e' fresca |
Siamo arrivati in mattinata. Dopo una breve camminata in un bosco si raggiunge la prima delle due cascate. Per la seconda bisogna scarpinare un bel po'. Quindi ci siamo fermati alla prima.
Vicino alle cascate c’e’ un Lodge gestito da una coppia di tedechi che hanno deciso di fermarsi qui nel 2003. L’atmosfera e’ molto rilassata. Mi sono ordinata un piatto di Natale che la signora tedesca mi ha consigliato: mi e' arrivata una insalata di pasta, un wurstel e un piccolo spiedino, molto buoni.
La parete a sinistra e' ricoperta di pipistrelli, noterete delle macchioline, sono loro che svolazzano.
Il 26 siamo partiti per andare ad AKOSOMBO, dove inizia il lago, localita’ famosa per la mega diga costruita negli anni 60:
LA DIGA |
Il ponte sospeso per arrivare ad AKOSOMBO |
Da Akosombo parte il battello per la crociera sul Lago Volta, il lago artificiale piu’ grande del mondo. Il lago Volta e’ veramente molto bello. Il battello da crociera parte alle 10.30 e si rimane in navigazione tutto il giorno. Ci sono isolotti rigogliosi che emergono qui e la’. La gita e’ organizzata molto bene, il battello e’ grande e spazioso tipo i nostri traghetti, con una piscinetta dove i bimbi hanno sguazzato felici e contenti.
Alcune vedute del Lago |
L’atmosfera a bordo era proprio festaiola e serena. Tutte le famiglie ghanesi che hanno deciso di trascorrere questa giornata di festa erano belle e serene. Non eravamo in molti come visi pallidi (obruni), una coppia di austriaci molto simpatici. Un gruppo di indiani che lavorano in Ghana, alcune nigeriani, qualche americano. A bordo ci hanno servito il pranzo, mentre al piano superiore una band ha suonato tutto il giorno e la gente di ogni eta’ ballava e come ballava, pieni di sensualita'.
Il 27 siamo andati sul monte AFADJATO.
Il monte con un’altezza di 850mt. E’ considerato il piu’ alto del paese.
Il problema non e’ stata l’altezza in se’ ma il sentiero per arrivare in cima e’ talmente ripido che bisogna arrampicare. E’ stato un vero dramma, dopo un’ora e mezza di vera sofferenza sono riuscita ad arrivare all acima, gli altri era arrivati da mo’. Poi c’e’ stata la discesa, con le scarpe da ginnastica (non ho portato con me le scarpe da trekking, argh) e’ stato un bel rischio, ma sono riuscita a scendere senza rompermi nulla. Beh questo solo apparentemente perche’ lo sforzo e’ stato talmente elevato per il mio fisico da cassonetto che ancora oggi, dopo giorni di aspirine e acido lattivo ovunque sono ancora dolorante. Credo di aver proprio chiuso con la montagna estrema.
Il 28 mattina siamo partiti per rientrare a Kumasi, prima pero' una foto ricordo con i nostri gentilissimi padroni di casa
e di nuovo un lungo e faticoso vaggio di rientro.
Eccoci tutti in cima alla montagna |
vedute dalla cima del monte |
Il 28 mattina siamo partiti per rientrare a Kumasi, prima pero' una foto ricordo con i nostri gentilissimi padroni di casa
e di nuovo un lungo e faticoso vaggio di rientro.
Quanti villaggi abbiamo attraversato e quante persone abbiamo incontrato, alcuni in condizioni veramente disperate, un uomo completamente nudo camminava sul ciglio della strada in mezzo alla confusione con lo sguardo completamente assente. E’ stato un attimo perche’ ero in auto ma mi e’ rimasto impresso nella mente. Quanta bellezza si incontra viaggiando, ma anche uanta sofferenza....
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