OGGI 2 APRILE , ECCOCI QUI, UN ANNO DOPO.
E' passato esattamente un anno dal mio rientro, non ho ancora trovato le parole giuste per dire e raccontare questa incredibile esperienza.
Sono passati tanti giorni, ed il rientro è stato faticoso ed a volte doloroso.
Questi 365 giorni sono stati pieni di avvenimenti tristi e di preoccupazione.
E' da un paio di giorni che mi sto chiedo cosa mi manca di più del Ghana e di quella esperienza che cosa mi sono portata a casa?
Sicuramente la cosa che più mi manca sono i sorrisi delle persone .
Tutti e tutte anche nelle peggiori condizioni ti regalano un sorriso che ti scalda il cuore.
Le persone ti incontrano e ti salutano sempre con un sorriso.
Qui non sorride nessuno e capisco anche il perchè, con quello che sta accadendo, ma anche in Africa le cose non vanno bene e la vita è dura, molto dura, ma non hanno perso il contatto e il valore di un sorriso.
Mi mancano le persone, le molte persone belle che ho conosciuto.
Non mi manca il caldo atroce.
Ho imparato ad avere molto più rispetto per l'acqua, un patrimonio di valore inestimabile; e per tutte le comodità di cui non ci accorgiamo nemmeno.
Ricevo ancora oggi mails dal Ghana persone che mi chiedono quando torni? Quando vieni a trovarci?
Mah non so cosa rispondere, un giorno sìcuramente tornerò...ARRIVEDERCI GHANA!!!
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My life in Ghana
Il diario di un viaggio,di un'esperienza, di un lavoro, di un vivere diversi. Sempre con il cuore e con la mente.
lunedì 2 aprile 2012
sabato 28 maggio 2011
Martedi' 3 Maggio
E’ un mese che sono tornata a casa, ma non mi sembra possibile….già u mese, sono volate queste gironate piene di gioia di emozione ma anche di tristezza.
Sono ancora piena di cose da fare e di persone da incontrare e salutare ma con calma farò tutto, l’ansia è sempre pronta a saltarmi addosso ma cerco di tenermi ad una certa distanza.
Mi sento di aver vissuto una vita piena e questa è una granbella sensazione. Cercherò di preservarla e di trattarla con cura.
In questo mese è ancata una persona, una persona anziana, malata ma che ancora lavorava nel suo orto e giardino con la stessa serietà con la quale aveva lavorato per tutta la sua vita, a egola d’arte. Questo esempio di vita a regola d’arte volgio che rimanga in me per come affrotnerò la mia vita e le miei relazioni.
Come passa veloce questo tempo.
venerdì 15 aprile 2011
Oggi ....un altro ospedale
Oggi…… un altro ospedale.
Ho passato tutto il giorno al pronto soccorso dell’ospedale della mia città, mio fratello non sta bene e quindi dopo una serie di concitate situazioni ho deciso di portarlo seguendo anche il consiglio dei medici di portarlo in ospedale al rponto soccorso.
Nelle ore che sono rimasta con lui ad attendere, ho ripensato e rivisto tutti gli ospedali dove ho passato gli ultimi 6 mesi, e inevitabilmente il mio pensiero era là.
Oggi ero una paziente e non ero una consulente ma il punto di osservazione non è poi molto diverso. I locali sono più puliti, la temperatura è più sopportabile, gli armadietti dove vengono tenuti i farmaci e tutti i materiali di consumo ( guanti e tc etc) sono in ottime condizioni ed in ordine, ma l’attesa estenuante ed il senso di fatica e frustrazione sui visi sofferenti dei pazienti e dei loro familiari è proprio la stessa.
Ripensavo ai visi stanchi e sofferenti degli ospedali dove ho trascorso i miei ultimi 6 mesi e sono gli stessi che ho visto oggi qui.
Ed è molto triste pensare che qui a Verona, in una città dove una volta questo ospedale era un centro di eccellenza e dove ora vedo solo pochi medici e infermieri stanchi e stressati per la grande quantità di lavoro che devono gestire.
Un ospedale che accoglieva in passato circa 1200 persone ed oggi non so nemmeno se riesce a gestirne la metà, nono stante ci siano molte piu’ richieste di 30 anni fa, ci sono reparti vuoti, e non perche’ non perfettamente funzionanti, ma perché non ci sono risorse sufficienti per poterli far funzionare.
Poi alla fine di questa lunga giornata trascorsa al pronto soccorso mi sono recata nell’altro ospedale della citta’ dove hanno appena inaugurato un nuovo polo, un nuovo edificio, cercavo uno specialista che non ho trovato perche’ ormai era troppo tardi. Sono rimasta impressionata dall’imponenza della hall e dall’opulenza che trasmette, e la tristezza cresceva dentro di me. Perche’ sprecare tutti questi soldi per costruire una cattedrale cosi’ sfarzosa quando poi non si hanno i soldi necessari per assumere e pagare stipendi a medici ed infermieri che possano rendere l’assitenza al malato non umiliante, ma un diritto di uno stato sociale che questo paese aveva costruito negli anni almeno in alcune regioni e che oggi stanno smantellando?
La mia non è ancora rabbia ma è tristezza. La rabbia per il momento l’ho lasciata tutta in Africa.
mercoledì 13 aprile 2011
Domenica 10 Aprile
E’ passata una settimana la mia prima settimana a casa, ed è stata una festa continua ritrovare lepersone più care, rivedere la mia città, i miei luoghi, le mie faccie.
Il clima è mite e primaverile le colline sono tutte fiorite e le giornate piene di sole, ma luminose e fresche.
Oggi ho passato una giornata bellissima sul lago di Garda circondata da tanti amici carissimi che mi hanno accolta e abbracciata.
Quanto affetto, sono ancora cosi’ piena di gioio e di amore che mi manca il fiato.
Ci sono molte cose da fare e sistemare, valanghe di lavatrici e cose da stirare, ma cerco di prendermela con calma e di assaporare tutto l’affetto e la gioa che sento intorno a me.
Sono andata in ufficio a riabbracciare tutti i colleghi e le colleghe e quante novità e cambiamenti ma sono sicura che starò bene.
Non riesco a descriverla, ma ogni giorno e’ una continua emozione.
Ci vorrà del tempo per rivedere tutti e questo momento magico non finirà tanto in fretta.
domenica 10 aprile 2011
IL RITORNO …LA FELICITA’
Sono arrivata a Verona, atterrata puntuale, appena ho messo il piede giu’ dalle scalette ed ho camminato verso il pullman che mi portava all’interno dell’aereoporto le lacrime hanno inziato a scendere. Sono arrivata ed ho atteso le valigie e le lacrime e l’emozione saliva, ho raccolto le valigie e mi sono diretta verso l’uscita le porte si sono aperte ed ho visto tutte le mie facce, le faccie dei miei affetti , mamma, fratello, amiche ed amici, colleghe e colleghi tutti erano lì ad aspettarmi .
abbracci |
Come un fiume in piena non riuscivo a smettere e tutto l’affetto e la gioia mi ha travolto e i baci e gli abbracci non finivano.
Un’emozione che ancora oggi a distanza di una settima è difficle da contenere.
Sono venuti tutti ad accogliermi con fiori e regali, la mia gioia ed emozione è ancora piena.
parte del comitato di accoglienza |
E’ persino arrivato il mio capo!
Dopo un pò è arrivato anche il mio amcio Paolo, che pur impegnato sul lavoro è riuscito a staccare per il tempo di venire a salutarmi.
Sfinita ma felice, felice di essere a casa. La strada verso casa, la mia città, la giornata piena di sole, primaverile, limpida. Grazie grazie a tutti per avermi accolto così ed un grazie speciale alla fotografa!
venerdì 1 aprile 2011
MANCA POCO
Sono in aereoporto in un internet cafe', ebbene si' tra due ore si parte ed inizio il rientro a casa.
Non vedo l'ora, certo mi spiace per alcune persone belle che ho incontrato qui. Non sono ancora in condizioni di capire tutto e mi sembra impossibile di essere di ritorno.
Appena arrivo a Roma, cerco un bar e mi faccio un cappuccino e briosce o forse due o forse tre, chissa'. Poi staro' malissimo? Pazienza.
Ci vediamo presto Verona..........
Non vedo l'ora, certo mi spiace per alcune persone belle che ho incontrato qui. Non sono ancora in condizioni di capire tutto e mi sembra impossibile di essere di ritorno.
Appena arrivo a Roma, cerco un bar e mi faccio un cappuccino e briosce o forse due o forse tre, chissa'. Poi staro' malissimo? Pazienza.
Ci vediamo presto Verona..........
la cena dei saluti con i colleghi di Accra
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